martedì 19 giugno 2007

LIVE ARTOM Luglio e Agosto 2007: è stagione di concerti in Via Artom.


Nei mesi di Luglio e Agosto, nell' area antistante il cantiere del nuovo complesso edilizio verrà allestito un palco che ospiterà concerti musicali e spettacoli serali.Il programma degli eventi è attualmente in fase di definizione.Lo spazio è aperto a tutti, anche ai gruppi emergenti.Invitiamo tutti i gruppi musicali interessatia partecipare inviandoci all'indirizzo partecipa@loveartom.it uno o più mp3 dei propri pezzi, oppure segnalandoci i links a siti personali, pagine su myspace o altri contenitori online.Tutto il materiale inviato sarà preso in considerazione, e potrete essere voi i protagonisti dell'estate sul palco di Live Artom.
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vi preghiamo di non inviare allegati superiori ai 4 mb: se volete, potete "ospitare" i vostri brani su myspace, oppure inviarci links a video su youtube, ecc.

domenica 17 giugno 2007

Nasce a Cherasco, in provincia di Cuneo, la prima casa a risparmio energetico con design italiano

Il progetto è presentato da Rockwool, produttore mondiale di lana di roccia.La casa passiva di Cherasco nasce dalla collaborazione con l’architetto M. Novo che, oltre a esserne l’attuale proprietario, si è occupato di tutta la parte progettuale con il supporto dell’architetto W. Unterrainer nella progettazione degli impianti e successiva certificazione.Alla base del progetto figurano non solo la comune sensibilità alle problematiche ambientali, ma anche alcune necessità tecniche come la mancanza di una rete gas. Gli attori coinvolti nel progetto hanno inoltre voluto mantenere lo stile architettonico della casa originaria, adibita a uso rurale e costruita agli inizi dell’800, introducendo numerosi richiami alla tradizione delle Langhe come, ad esempio, il recupero dei mattoni originali (di produzione locale), l’aggetto in mattoni e le persiane di forma e colore simili agli originali.La casa passiva Rockwool è certificata secondo Passivhausstandard e le sue performance si attestano a 14,6 kWh/m²anno, un fabbisogno energetico minimo che permetterà ai proprietari di recuperare in brevissimo tempo gli extracosti sostenuti per raggiungere tale standard. La casa passiva impiega quindi il 90% di energia in meno rispetto alla casa media europea e l'80% di energia in meno rispetto ad una moderna abitazione. In particolare la bolletta della casa passiva di Cherasco è risultata particolarmente “leggera” questo inverno (175 Euro per riscaldamento e acqua calda), soprattutto se confrontata con quelle del vicinato (per un’abitazione di pari metratura un costo di oltre 3.000 Euro).Gli obiettivi portati a termine nella realizzazione dell’involucro della casa passiva sono stati:- continuità dell’isolamento pareti-copertura;- eliminazione di ponti termici- involucro interno disgiunto da quello esterno.Particolare attenzione è stata posta alla coibentazione delle pareti: si è optato per un sistema di isolamento in intercapedine realizzato con pannelli dello spessore di 24 cm fissati meccanicamente al muro interno; in seguto sono stati realizzati i muri esterni di finitura (in parte con i mattoni faccia a vista recuperati dalla demolizione) ancorati alla struttura interna.Anche la fase di isolamento della copertura è stata rilevante per la buona riuscita del progetto: il tetto ventilato è costituito da un primo assito su cui è stata stesa una barriera a vapore e successivamente un doppio strato pannelli in lana di roccia con spessore totale di 30 cm ; sopra il materiale isolante è stata poi stesa la barriera acqua-vento, quindi il secondo assito con ventilazione e, infine, i coppi.I serramenti sono senza controtelaio e montano vetri tripli, mentre la ventilazione e il riscaldamento sono gestiti da un aggregato compatto, ovvero un’apparecchiatura che al suo interno contiene una mini-pompa di calore, un recuperatore di calore, un serbatoio per l’acqua e i ventilatori necessari per garantire l’adeguato flusso d’aria.Un aspetto ritenuto importante nella realizzazione della casa di Cherasco è stato quello di mantenere aperte alcune opzioni progettuali, con lo scopo di poter intervenire in seguito e trovare il set-up ideale per il comfort abitativoPer agevolare lo smaltimento del calore nei mesi estivi, si è deciso di limitare al minimo l’isolamento del solaio al piano terra, con la possibilità di incrementare successivamente tale coibentazione. Valutando i consumi invernali, questa scelta non ha minimamente penalizzato le performance termiche dell’involucro e allo stesso tempo ha consentito un’ottima vivibilità anche nei mesi caldi (temperatura massima interna nel mese di luglio 24°C);- si è stabilito di attendere la conclusione della prima stagione estiva per valutare la possibilità di realizzare un sistema di ombreggiamento.

Che cos'è una casa passiva?

Una casa passiva è un edificio in cui si riesce a mantenere un ambiente interno climaticamente confortevole durante tutto l'anno senza ricorrere a sistemi attivi di riscaldamento o condizionamento.

La casa in pratica mantiene da sola la temperatura ideale al proprio interno, da qui la definizione di "casa passiva". Ovviamente definizioni e specifiche variano sensibilmente a seconda del luogo dove una casa passiva viene costruita, perchè è evidente che ci saranno delle differenze fra una casa costruita in Norvegia ed una in Sicilia. L'impostazione di base però non cambia, ed i requisiti per una casa passiva costruita in Europa sono stati stabiliti in meno di 15 kWh per metro quadro all'anno per il solo riscaldamento, con un consumo di meno di 40 kWh per metro quadro all'anno per quello che riguarda il consumo totale di energia, compreso il riscaldamento, l'acqua calda ed i normali consumi elettrici dell'illuminazione e degli elettrodomestici. Appare quindi evidente che i bassi consumi elettrici totali di una casa passiva possono essere coperti totalmente attraverso l'utilizzo di energie rinnovabili, e che il consumo combinato di energia di una casa passiva è decisamente inferiore al solo consumo per l'acqua calda ed il normale uso di elettricità (escludendo quindi il riscaldamento) di una casa europea media. Il consumo totale di una casa passiva è dunque meno di un quarto della corrispondente casa costruita secondo tecnologie tradizionali.
Le caratteristiche che consentono di classificare una costruzione come casa passiva sono: - il super-isolamento - la ventilazione meccanica controllata con recupero di calore e altri guadagni interni - i guadagni solari- l'efficienza elettrica degli elettrodomestici - la capacità di rispondere alla restante esigenza di energia con energia


Ma quali sono i costi necessari per raggiungere questo ambizioso obiettivo? Poco superiori a quelli di una casa tradizionale. Anzi, una casa passiva dovrebbe avere un costo totale (comprendente costruzione, impianti e costi operativi per 30 anni) inferiore a quelli medi di una nuova costruzione tradizionale.

giovedì 14 giugno 2007

Concorso per edifici energeticamente autosufficienti

Marco B. da Rivoli ci segnala i risultati di un interessante concorso di architettura dedicato ai temi della sostenibilità ambientale e dell'energia solare.
Accogliamo volentieri la sua segnalazione e vi invitiamo a fare altrettanto, scrivendo a blog@loveartom.it


International Solar Building Design Competition 2007 Concorso d'idee per la realizzazione di edifici residenziali che integrano soluzioni o prodotti di tecnologia solare

LILIES - low impact living environmental system

Il progetto, vincitore del "prize for technical excellence" risponde al tema del concorso con un edificio completamente autosufficiente dal punto di vista energetico; il risultato è ottenuto attraverso l'uso, simbolico oltre che funzionale, dell'energia solare, trasformata in elettricità da 8 generatori a ciclo Stirling, e dell'acqua del bacino su cui gli edifici sorgono, che fornisce la massa termica necessaria al raffreddamento degli alloggi e dei generatori.

Gli edifici sono costituiti da una serie di cellule strutturalmente identiche agganciate ad una struttura in acciaio; le diverse possibilità di aggregazione delle cellule permettono la creazione di appartamenti da 3 o 4 moduli abitativi organizzati intorno ad uno spazio centrale comune ventilante e forniti di terrazze.
Un involucro frangisole esterno forma anche il supporto per una facciata verde che contribuisce ad ombreggiare gli interni; questi sono concepiti per funzionare con un ridotto consumo energetico e vengono costituiti intorno ad un elemento/piastrella cablato che elimina la necessità di punti luce e di prese elettriche localizzate.

* Progettista Capogruppo: Bianchini e Lusiardi associati
* Gruppo di progettazione: Riccardo Bianchini
Federica Lusiardi

Incentivi per le risorse rinnovabili: la Finanziaria 2007

La legge 27 dicembre 2006 n. 296 (legge finanziaria 2007) "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato", pubblicata sul Supplemento Ordinario della Gazzetta Ufficiale n. 299 del 27/12/06 e riportata qui di seguito per estratto limitatamente ai commi da 344 a 365, dispone interessanti incentivi per il risparmio energetico, meritevoli di essere attentamente valutati da cittadini, commercianti e imprenditori. I modesti investimenti necessari per migliorare l'efficienza energetica delle nostre abitazioni o dei nostri luoghi di lavoro possono essere adeguatamente ricompensati non solo dalle minori spese che saremo chiamati ad affrontare in futuro e dalla consapevolezza di aver contribuito a salvaguardare l'ambiente, ma anche dalle detrazioni di imposta di cui potremo beneficiare e che in alcuni casi coprono più della metà dei costi che dovremmo sostenere.

In particolare è prevista una detrazione fiscale del 55% delle spese sostenute per:
1) riduzione delle dispersioni termiche degli edifici (commi 344 e 345);
2) installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda (comma 346);
3) installazione di caldaie a condensazione (comma 347);
4) costruzione di nuovi edifici ad altissima efficienza energetica (comma 351).

E' prevista, invece, una detrazione del 20% per:
1) acquisto di frigoriferi o congelatori ad alta efficienza (comma 353);
2) acquisto di televisori dotati di sintonizzatore digitale integrato (comma 357);
3) installazione di motori elettrici ad alta efficienza o variatori di velocità (commi 358 e 359).

E' prevista, infine, una detrazione del 36% per:
1) sostituzione, nel settore commerciale, di apparecchi illuminanti e lampade a incandescenza con altri/e ad alta efficienza e installazione di regolatori di flusso luminoso (comma 354).

Da ultimo, si noti che sono anche finanziati interventi di carattere sociale da parte degli enti locali per ridurre i costi energetici a carico di soggetti economicamente svantaggiati (comma 364).

Incentivi alle imprese per le fonti rinnovabili

Il Ministero dell'Ambiente ha emanato il Bando per le PMI (G.U. n. 12 del 16/01/2007), che prevede contributi in conto capitale per la realizzazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, il riscaldamento e raffrescamento degli ambienti, la fornitura di calore di processo a bassa temperatura e il riscaldamento delle piscine. Rientrano nelle agevolazioni gli impianti che impiegano collettori piani vetrati, sottovuoto e piani non vetrati di superficie lorda compresa tra 50 e 500 m2. Inoltre, rientrano anche gli impianti a cippato o pellets di potenza tra 50 e 1000 kW. Il contributo per gli impianti solari termici e gli impianti termici a biomasse può arrivare ad un massimo del 30%. Il testo integrale del Bando, con i relativi allegati, è disponibile presso la sede del Ministero dell'Ambiente (via Cristoforo Colombo 44, 00147 Roma), sul sito del Ministero www.minambiente.it e sul sito di MCC S.p.A. www.incentivi.mcc.it.

martedì 12 giugno 2007

Vivi il Quartiere - Programma di Giugno

L'Associazione MenteLocale, in collaborazione con il Settore Periferie e le Biblioteche civichedel Comune di Torino, propone alcune iniziative culturali e culinarie; occasione per conoscere meglio il quartiere ed i propri vicini.

Giovedì 14 Giugno ore 20.00
Cuochi per caso – Menù dell’estate”
Cristiana con la sua fantasia, la sua storia e le sue abilità culinarie proietterà tutti su una spiaggia tropicale.
Presso Mentelocale Via Fratelli Garrone, 39/90 Torino

Giovedì 21 Giugno ore 17.00
“Merenda Sinoira alla Bela Rosin”
Letture e musica all’aperto sul tema del Sogno durante una golosa merenda offerta dai commercianti dell’Associazione Mirafiori 2000.
Presso Mausoleo Bela Rosin Strada Castello di Mirafiori

Mercoledì 27 Giugno ore 17.30
“Va in Onda MiraFuoriTv "
La Tv si fa in quartiere – la prima tv di Mirafiori proietta le sue puntate”
Presso Biblioteca Civica Cesare Pavese Via Candiolo, 79 Torino

maggiori informazioni su www.mentelocale.org

mercoledì 6 giugno 2007

Conferenza Stampa - Martedì 5 Giugno


Martedì 5 giugno, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, alle ore 12 presso la Sala Colonne del Comune di Torino, si è tenuta la conferenza stampa che ha segnato la nascita del progetto "Love Artom".Hanno partecipato alla conferenza:Pasquale Cifani, ATI Nuova Via Artom 2005; Euplio Iula, Presidente della Cooperativa edilizia "G. Di Vittorio"; Ivana Sitta, Presidente dell’Associazione Commercianti Artigiani "Mirafiori 2000";Sergio Chiamparino, Sindaco di Torino; Roberto Tricarico, Assessore alla Casa e al Verde Pubblico della Città di Torino; Ilda Curti, Assessore alle Politiche per l’integrazione della Città di Torino; Domenico Mangone, Assessore all’Ambiente della Città di Torino.L' evento ha avuto una forte eco a livello mediatico, con la presenza di inviati di numerose testate giornalistiche, ed è stata seguita da più emittenti radio-televisive di livello locale e regionale.

Guarda il servizio che il Tg3 del Piemonte ha dedicato all'evento



05-06-07 PRESENTATO LO SPOT "LOVE ARTOM, di un quartiere ci si innamora"

Durata:3’
Formato:Dvcam, col.
Anno:2007

Regia: Stefano Scarafia
Fotografia: Federico Bertoli
Operatore: Paolo Casalis
Montaggio: Stefano Scarafia
Effetti visivi: Damiano Gravili
Post produzione: BODA'

Via Artom 2007, profumo d'Europa - da "La Repubblica" del 05-06-07

di Gian Luca Favetto
da "La Repubblica", 05 giugno 2007

Sulla mappa del Tuttocittà si trova in basso a sinistra. A Sud. Alla fine di Torino. È la tavola trentacinque, dove c´è corso Traiano. Svolti in via Pio VII, per uscire dalla città. Due lunghi isolati anonimi e arriva la sorpresa. Via Onorato Vigliani fa da confine. Di là, un tempo, cominciava il deserto. E cresceva la paura. Adesso, di fronte alle ex case Fiat, alle torri rosse di dieci piani, c´è un pezzo di Nord Europa.
Questa è l´impressione al primo sguardo: ti sembra di essere altrove, a Nord.
È l´immagine che offre il nuovo parco Colonnetti, che proprio qui comincia, sulla destra, con un dosso verde, una piccola area attrezzata per ragazzi, le strutture del Cus Torino, una pista, un campo di calcio, una tettoia, un piccolo maneggio. Alberi, sentieri, fiori, prati. E persone a spasso, giovani e vecchi che vanno e vengono, ciclisti, carrozzine. E lepri, che zampettano nell´erba. Anche le lepri passeggiano tranquille in via Artom, come le mamme, le nonne, i bambini.
Do you remember via Artom? Te la ricordi bene? Ricordi quel nome? Aveva qualcosa di famigerato la parallela di via Millelire, stessa zona cupa e disastrata di via Fratelli Garrone.
Dicevi via Artom e subito giravi i tacchi e te ne andavi via anche soltanto dal pensiero di quella strada, quel pericolo, quella periferia. C´è stato un tempo che era così. Adesso ne comincia un altro, di tempo.
È scritto che Torino non sta mai ferma: cambia faccia continuamente, si rigenera, si rivoluziona, è viva, cresce, non declina. Lo annunciano i manifesti appesi in molti luoghi dove sono in corso lavori di edificazione, ristrutturazione, riconversione. Prima delle Olimpiadi si trovavano parecchi di questi cartelli in centro.
A poco a poco hanno conquistato anche le periferie. Sono un auspicio, una dichiarazione d´intenti. A Mirafiori Sud, circoscrizione 10, segnano il territorio. Dicono che si vuole cambiare le cose. E anche le case. Sono le case a far cambiare le cose, a volte. Sono gli ambienti, gli spazi costruiti dagli uomini a far cambiare gli uomini.
Via E. Artom, appunto. Deve il suo nome a un uomo, Emanuele Artom, figlio di Emilio, fratello di Ennio, ebreo, partigiano, ucciso nel 1944, il cadavere gettato in Dora e mai più ritrovato. Come strada sembrava che, prima o poi, se non in Dora l´avrebbero buttata nel Sangone, che scorre in fondo alla strada. È stata per decenni un buco nero, un incubo, una terra di nessuno, un rischio. Da qualche anno si sta trasformando in occasione. In opportunità. Può diventare un simbolo.
Leo, che qui abita da venticinque anni, dice che è cambiata l´aria, è più pulita. «Merito del parco - sostiene mentre fa jogging - Fino a due anni fa non sarei mai venuto qui a correre».
Francesco, che in via Artom vive dal ´66, conferma: «Qualcosa negli ultimi tempi è cambiato, c´è ancora delinquenza e spaccio, ma molto meno. Poi il parco è bellissimo. Mancano i gabinetti, però. L´ho detto all´assessore Tricarico: non potevate pensare ai gabinetti? E lui ha risposto che possiamo usare quelli del Cus Torino.
Ma il parco è immenso, mica posso fare chilometri per trovare i primi servizi? E poi, ci fanno entrare a noi? Che gli dico: scusate, posso usare i vostri gabinetti? Comunque è un parco che tutta Torino ci invidia. Ora non ci rimane che cambiare noi, gli abitanti», sorride. Aveva l´appartamento al 99 di via Artom. Quando hanno abbattuto l´edificio, si è spostato nella casa dietro. Passeggiando controlla i movimenti di una ruspa. «Stanno facendo un parcheggio e un campetto da calcio», informa.
Anche l´edificio di via Artom 73 è stato tirato giù. Al suo posto, un cantiere con una gru e operai al lavoro. Ci abitava Franca, 30 anni, che legge un libro al sole su una panchina del parco, un thriller che le fa compagnia durante la pausa pranzo. Anche lei con la famiglia si è spostata di pochi metri. «Sono cresciuta in questa zona e finalmente mi piace, è molto migliorata.
Sono cambiate le persone, è cambiata la mentalità, è cambiato l´aspetto di quello che ci circonda. Adesso è un bel vedere, e anche lo sguardo, anche il panorama serve a migliorare la vivibilità».
Altri operai e un´altra gru sono impegnati poco oltre nella ristrutturazione della bocciofila «Guido Rossa». Quattro cantieri, due scuole, tre impianti sportivi con palestre per arti marziali, atletica e pallavolo, un grande parco e una biblioteca civica intitolata a Cesare Pavese, aperta a dicembre del 2000: tutto in sei isolati. «Se il parco è un polmone verde che in Crocetta se lo sognano - argomenta Lucia, due figli che porta sempre qui a giocare dopo la scuola - anche la biblioteca è eccezionale. Tutta questo territorio era un ghetto e l´hanno ripulito. È cambiato da così a così». Allunga la mano in avanti e gira il palmo verso l´alto.
La biblioteca è al numero 79 di via Candiolo, angolo via Artom. È stata a lungo desiderata, è molto frequentata. «La libreria più vicina è all´8Gallery, al Lingotto, facile capire che siamo diventati un punto di riferimento essenziale - annota Alessio Pavarallo, il nuovo responsabile - Fra le biblioteche civiche siamo quella con il più alto numero di libri prestati al mese». «Ci hanno portato un po´ di bello, così magari diventiamo belli anche noi - sorride Teresa che non ha ancora vent´anni - Una sola cosa potevano evitare, le rotonde, quelle non mi piacciono».
È il pegno da pagare al nuovo, dicono. E ne manca ancora una, al fondo, prima di arrivare al Sangone e a Nichelino, all´incrocio con strada del Castello di Mirafiori. «Prova a scriverlo, magari ci ascoltano e non la fanno». Scritto. Non ascolteranno.

Gian Luca Favetto
da "La Repubblica", 05 giugno 2007

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