venerdì 28 marzo 2008

Il concetto di SVILUPPO SOSTENIBILE

Il primo rapporto della Commissione Mondiale sull'Ambiente e lo Sviluppo (WCED) del 1987, Our Common Future (Il nostro futuro comune), il così detto Rapporto Brundtland (dal nome dell'allora primo ministro norvegese Gro Harlem Brundtland, presidente della Commissione) e la Conferenza mondiale sull'ambiente, l'Earth Summit di Rio de Janeiro nel 1992, hanno ufficializzato in tutto il pianeta il termine SVILUPPO SOSTENIBILE.
La parola "sviluppo" non indica una crescita lineare, che sappiamo non può portare da nessuna parte, ma è parte del concetto più ampio che lega indissolubilmente la crescita quantitativa a quella qualitativa, ed attualmente la strada che l'umanità deve percorrere affinchè lo sviluppo della società consenta di pari passo un rapporto più sano con i sistemi naturali da cui dipendiamo è proprio quella della promozione di un modello di sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale.
L'Agenda 21 (Agenda per il ventunesimo secolo) rappresenta il documento ufficiale approvato a Rio de Janeiro dai paesi di tutto il mondo e, da allora, una apposita "Commissione per lo sviluppo sostenibile" presso l'ONU, effettua il monitoraggio annuale di attuazione di Agenda 21 in tutti i paesi sottoscrittori. Questa è una importante tappa di indirizzo delle politiche mondiali verso l'attuazione di un modello di sviluppo sostenibile.
Nel 1991 Herman E. Daly, economista presso la Banca mondiale, ricondusse lo sviluppo sostenibile a tre condizioni generali concernenti l'uso delle risorse naturali da parte dell'uomo:
Il tasso di utilizzazione delle risorse non rinnovabili non deve essere superiore al loro tasso di rigenerazione
L'immissione di sostanze inquinanti e di scorie nell'ambiente non deve superare la capacità di carico dell'ambiente stesso
Lo stock di risorse non rinnovabili deve restare costante nel tempo.
Nel 1988, nel rapporto "State of the World", Lester Brown, il fondatore del Worldwatch Institute1, sosteneva: "Avviare il mondo su un percorso di sviluppo sostenibile non sarà cosa facile, dati il degrado ambientale e la confusione economica che oggi prevalgono. Non sarà certo sufficiente qualche piccolo aumento degli investimenti destinati a un impiego razionale dell'energia o dei bilanci per la pianificazione familiare. La possibilità di imboccare un simile cammino dipende infatti da un riordinamento complessivo delle priorità e da una fondamentale ristrutturazione dell'economia globale, nonché da un rilancio della cooperazione internazionale pari soltanto a quello che si ebbe dopo il conflitto mondiale. Solo a patto che la volontà di assicurare un futuro sostenibile divenga una delle principali preoccupazioni dei governi nazionali, sarà possibile evitare che il continuo deterioramento dei sistemi naturali che presiedono alla vita economica vanifichi ogni sforzo teso a migliorare la condizione umana."

mercoledì 12 marzo 2008

Pubblicazione sulla rivista portoghese Publ&MAG #5

La rivista portoghese Publ&MAG, nel suo numero di Marzo/Aprile 2008, dedica sei pagine alle iniziative MurArtom#1 e MurArtom#2.


Nell'articolo, oltre a un lungo cappello introduttivo in lingua inglese sul processo di trasformazione dell'area di Via Artom, processo che passa anche attraverso iniziative di carattere culturale e sociale come quelle di MurArtom, vengono presentate le opere di Gatto, Hide, Alessandro Caligaris, Paolo Casalis, Ludi.




Il progetto Love Artom, promosso delle cooperative edilizie Di Vittorio e San Pancrazio, tornerà presto con nuove iniziative nel quartiere e per il quartiere.

Pubblicazione su DREXTER #2 - Art and Culture PDF Magazine from Indonesia

I due eventi MurArtom#1 e MurArtom#2 continuano a fare parlare di sè sulle maggiori riviste internazionali di arte, grafica e illustrazione. Quelle che vedete nelle immagini qui sotto ( detto tra noi, in una lingua davvero incomprensibile), sono pagine tratte da Drexter, una una rivista indonesiana di arte e illustrazione grafica.
Il fatto che un evento nato in un piccolo quartiere di Torino possa attirare l'interesse di media internazionali ci rende estremamente soddisfatti e fieri della riuscita delle iniziative.
Il merito principale è di chi ha creduto e finanziato le iniziative del progetto Love Artom (vedi l'elenco degli "sponsor" nella colonna di destra del blog) oltre che naturalmente dei writers che hanno prodotto opere di indubbio valore artistico.




MurArtom sulla rivista spagnola RevolutionArt

La rivista spagnola di grafica e illustrazione RevolutionArt, forte di un numero di 45000 download mensili, ha dedicato un lungo articolo a MurArtom.
Di seguito, l'articolo pubblicato sul numero 11 - Marzo 2008.