domenica 30 novembre 2008

Quarte tappa per la mostra "Shot Artom"

Il Progetto "Love Artom - di un quartiere ci si
innamora", promosso dalle cooperative edilizie
"Giuseppe Di Vittorio" e "San Pancrazio" e
patrocinato dalla Città di Torino, presenta l'1 dicembre presso la
Biblioteca Civica Pavese la quarta tappa della mostra
itinerante relativa al concorso fotografico "Shot
Artom - perchè di un quartiere ci si innamora.
Immagini di luoghi, volti, architetture che si trasformano", facente
parte del circuito di eventi culturali Contemporary. Il
concorso è stato raccomandato dalla Fiaf, Federazione
italiana associazioni fotografiche, e realizzato in
collaborazione con Fondazione Palazzo Bricherasio, Nikon,
Marvin Europhoto, Cinema Pathè, 8Gallery e Gruppo
Fotografico Ferroglio Area Immagine.

Due sezioni, "ONE SHOT" e "ONE LOVE", attraverso le quali fotografi professionisti e non hanno espresso con un solo scatto oppure con un breve reportage i volti, i luoghi, le architetture del quartiere. Una giuria di qualità , presieduta dal sindaco Sergio Chiamparino, che unisce fotografi professionisti quali Michele D'Ottavio e Bruna Biamino, soggetti del mondo culturale e abitanti del quartiere ha selezionato e valutato le opere.

Le foto vincitrici, premiate venerdì 19 settembre in via Artom nella suggestiva cornice del cantiere per la costruzione del nuovo edificio ed esposte dal 26 settembre all'1 ottobre nelle sale storiche di Palazzo Bricherasio, dal 29 ottobre al 9 novembre presso il Cinema
Pathè, faranno ritorno in quartiere dall'1 al 9 dicembre presso la Biblioteca Civica Pavese di via Candiolo 79, quarta tappa della mostra itinerante, per un viaggio iconografico ideale
tra i luoghi di un quartiere, di una città. La mostra, che fa parte del circuito Contemporary, è visitabile gratuitamente negli orari di apertura della biblioteca (lunedì 15-19.45; martedì e mercoledì 14.15-19.45; dal giovedì al sabato 8.30-14) e sarà poi ospitata il 14 dicembre nelle vetrine dei negozi di via Artom.

Il Progetto "Love Artom - di un quartiere ci si
innamora", promosso dalle cooperative edilizie
"Giuseppe Di Vittorio" e "San Pancrazio" e patrocinato dalla Città di Torino, si propone di raccontare attraverso l'organizzazione di eventi e manifestazioni culturali
il percorso di trasformazione che il quartiere di via Artom ha vissuto in questi anni, dall'abbattimento degli edifici di via Fratelli Garrone 73 e via Artom 99, fino all'attuale progetto di edificazione di un complesso a uso residenziale e commerciale, laboratorio di bioarchitettura e mix socio-generazionale, con una galleria commerciale destinata a nuovi servizi per la zona (tutte le informazioni su http://www.loveartom.it).

Via Artom, luogo simbolo dell'immigrazione al Nord del secondo dopoguerra, è un quartiere di cui tutti hanno sentito parlare ma che pochi conoscono davvero. Il Progetto "Love Artom" con l'organizzazione di concerti, performance artistiche e sportive, nella scenografia unica
di un palco posto a ridosso del cantiere per la costruzione del nuovo edificio, cerca di accompagnare la rinascita urbanistica del quartiere con quella culturale, per mostrare
come via Artom sia anche un luogo di arte, letteratura, spettacolo, buona architettura, un luogo da amare.

Vi inviamo in allegato i nomi dei vincitori di ciascuna sezione e i testi da loro redatti a supporto delle proprie fotografie, che potrete scaricare in alta definizione al link http://www.loveartom.it/shotstampate/

venerdì 7 novembre 2008

PARATISSIMA08 - RGB. 27' COLOR/REMAKE



PARATISSIMA 2008 – www.parassito.it

TORINO/SAN SALVARIO/Via Baretti 12/e

7-9 novembre/dalle 11.00 alle 24.00

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Installazione – paratissima 2008.

RGB 27’ COLOR/REMAKE.

Red Green Blue. La luce si scompone su tre pareti.
L’immagine si frammenta in tre quadri. Ciascuno con una storia da raccontare.
Un mucchio di cartone si trasforma in chaise longue, una barrique dismessa diventa sedia, un bidone si modella in poltrona.
Ogni oggetto ne contiene un altro, è un remake di se stesso.
Marco Torchio, designer e artista, è l’artefice di questa trasformazione. Si muove tra le inquadrature saltando di frame in frame. Si moltiplica sulle pareti e costruisce i suoi oggetti.
Dal rifiuto al design. Dall’inutile al necessario.
Un gioco di rimandi che assume significato nella sua unione, forma un quadro nuovo, diverso e completo.
RGB. Recycle Garbage Better.

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Marco Torchio.

Nasce ad Alba, capitale delle Langhe, l’11 dicembre del 1965,
ed è stato battezzato a Racconigi nel 2006 con il nome di "Marchio".
Si laurea al Politecnico di Torino, presso la Facoltà di Architettura nel 1991 e negli anni seguenti entra a far parte del gruppo artistico “Eredi Brancusi”. Attualmente è l’ideatore e il produttore della linea “Le sedie del Torchio” e fa parte di Keoproject, una società fondata sui principi dell’LCA, Life Cycle Assessment (valutazione di ciclo di vita) formata da professionisti di diversa estrazione, ricercatori, architetti, ingegneri, designers.
Collezionista di areoplanini e di barattoli di yogurt Yomo, in Langa è conosciuto come “architetto idraulico”.

www.lesediedeltorchio.it
www.keoproject.com
www.reacademy.it

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BODA’ + Paolo Casalis
Bodà nasce nel 2007 a Torino dall’unione di quattro professionisti con esperienze diverse nel mondo della pubblicità, fotografia e architettura.
Bodà è un’agenzia di comunicazione che collabora e lavora con istituzioni, università, enti pubblici, privati e televisioni, nella produzione di documentari, clip commerciali, video istituzionali.
Bodà fa architettura, progettazione d’interni e allestimenti. Grafica web e per l’editoria.
E’ una struttura giovane e flessibile che lavora per interpretare le esigenze del cliente e progettare il giusto design del media.

Paolo Casalis
Nasce a Bra (Cn) nel 1976. Si laurea nel 2001 in Architettura al Politecnico di Torino con una tesi sull’architettura sostenibile e sul rapporto tra produzione edilizia ed ecosostenibilità.
In parallelo svolge attività artistica dedicandosi a videoarte e installazioni multimediali.

Via Principe Tommaso 18/a
10125 Torino
www.boda.it
info@boda.it

www.paolocasalis.it

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Libreria Caracciolo_dic_08

Davanti a una tazza di caffè: …e se facessimo una libreria?
Qualche volta un sogno può divenire realtà; i giorni ti scorrono via in un turbinio di idee, di incoraggiamenti, di sensazione.
Esci fuori per strada, la vivi, ne cogli gli aspetti contradditori, la paura, la fatica, le lacrime, la dolcezza. Alla fine del percorso, un po’ di riposo. Fuori piove, ci sediamo, sulle sedie del Torchio.

Libreria Caracciolo
Via Baretti 12/e
10125 Torino – San Salvario


prossima apertura dicembre 2008

lunedì 27 ottobre 2008

I testi di accompagnamento delle fotografie vincitrici di SHOT ARTOM

PRIMO CLASSIFICATO ONE SHOT

Christian Sorrentino

Percorrendo via Artom, si rimane colpiti, principalmente da tre situazioni; il cambiamento, la voglia di crescere e svilupparsi, trasmessa dai cantieri aperti. La numerosa presenza di giovani e infine, in modi diversi, la corsa al divertimento verso il parco, il campo da calcetto e lo skate park. Questo scatto è il riassunto di ciò cha hanno visto i miei occhi.

SECONDO CLASSIFICATO ONE SHOT

Roberta Arias

Il contrasto tra la gabbia all’esterno e la bellezza, all’interno, di giocare nel campetto da calcio.

Si pensa spesso che la gabbia sia dentro, questa volta invece è fuori, lontano.

L’impressione, infatti, è che i ragazzi in via Artom si sappiano ancora divertire con poco.

Uno spettacolo quotidiano, illuminato dai lampioni, sotto un cielo di speranze. All’arrivo della sera due tiri al pallone e tutto il resto non esiste più, lo si lascia fuori. L’isola felice è qui dentro.

TERZO CLASSIFICATO ONE SHOT

Daniele Sorano

Io sono il futuro

Ma è solo un futuro schizofrenico se non so chi sono, da dove arrivo, quali sono le mie radici.

Mi tengo forte a queste catene, mi impediscono di cadere, ma la spinta che sento è più forte della paura. La gioia della vita sprizza fuori da ogni mia cellula. Tutto vibra della mia energia.

MENZIONE ONE SHOT

Dario Arancione

Progetto ARTOMobili

1100 R Familiare (1966). Dino 2000 Coupé (1967). 126 (1972). X19 (1972). Ritmo (1979).

Più di quarantanni dopo la costruzione di via Artom, le ormai storiche Fiat fanno ritorno ai luoghi che ospitarono gli operai che contribuirono alla loro produzione.

Via Artom: un viaggio (in automobile) dal passato al presente.

Un colpo di clacson per salutare il futuro.

PRIMO CLASSIFICATO ONE LOVE

Emanuele Selva

Ricordo via Artom quando da piccolo si andava al centro sportivo. Ricordo i miei genitori che parlavano di questa zona come un posto poco raccomandabile; col tempo e la distanza ne feci, nel mio immaginario, come qualcosa da temere e da evitare.

Oggi, tornandoci da adulto, posso dire che molto è cambiato. Grazie a questo concorso mi sono ritrovato a “camminare” il quartiere e quelle vie che avevo sempre tenuto “idealmente” lontane. E a rimanerne colpito.

Ciò che ho assunto in buona sostanza da via Artom è un grado di comunicazione assolutamente positivo e adeguato a una scala degna d’essere a misura d’uomo.

Se in un angolo mi imbatto in un dibattito acceso ma conviviale fra anziani, in un altro in un bel trick di skateboard, in un altro ancora nel vivo di una partita di calcio. Se in un angolo posso lasciare agevolmente la macchina, posso raggiungerne un altro per fare le mie compere e sentirmi sicuro anche a piedi. Allora via Artom è un posto che posso vivere.

Ho trovato poi prezioso il rapporto persona-abitato tutt’altro che disequilibrato: sembra cioè che la vicenda umana, anche nella sua dimensione più piccola, sia il punto di partenza della scena urbana. Significato spesso dimenticato in molti contesti urbani.

Ed è quel rapporto (misura-comunicazione, costruito-uomo) che ho inteso rappresentare nel mio racconto fotografico.

SECONDO CLASSIFICATO ONE LOVE

Marco Carulli

Un quartiere per tutti.

Dinamico, in evoluzione, dove una nuova architettura è progettata intorno alle esigenze di un uomo moderno.

Il parco, fulcro di incontri, di integrazione, luogo di ristoro, di sport, di divertimento, di infanzia, di confronto tra mondi diversi.

Grandi spazi che creano nuove prospettive. Un pezzo di città colorata che si affaccia su una campagna lussureggiante.

TERZO CLASSIFICATO ONE LOVE

Enrico Grande

Fin da piccolo via Artom è stata per me sinonimo di paure e pericoli. Da ragazzino, infatti, ero solito giocare a pallone con gli amici dell’epoca poco distante dalla famigerata via. E ogni tanto capitava che si spargesse la voce tra noi, piccoli calciatori in erba, che stesse arrivando qualcuno da via Artom. Cosi scattava un fuggi fuggi generale e le nostre partite venivano temporaneamente sospese. All’epoca, si parla di circa una ventina/quindicina di anni fa, via Artom faceva paura. E le persone che ci abitavano ne facevano ancora di più. Quindi, quando qualcuno arrivava gridando che stavano arrivando “i via Artom”, era gioco forza correre ai ripari per evitare di tornare a casa senza pallone e magari con un occhio nero.

Ho fatto questo breve prologo per spiegare quale fosse la mia percezione di via Artom ai tempi della mia infanzia e sottolineare il sollievo provato quando ho saputo di questo concorso fotografico. Ho letto le modalità di partecipazione e ho letto del progetto di riqualificazione dell’intero quartiere. E cosi, con non poca curiosità, mi sono addentrato in quello che percepivo come uno dei posti più pericolosi del mondo, secondo solo a qualche zona di Caracas. E, pensate, l’ho fatto con tutto il mio corredo fotografico! Povero pazzo! Una preda cosi facile non si era mai vista! E invece sono tornato a casa sano e salvo, con ancora il mio pallone e senza occhi neri! Miracolo? Forse solo la naturale evoluzione di ciò che succede quando si decide che non ha senso perdere intere zone delle nostre città per lasciarle in mano a chi non conosce altro che la violenza. E quindi ci si rimbocca le maniche e si fa del proprio meglio per ripulire fino in fondo l’immagine di un quartiere che già allora vantava onesti lavoratori e persone per bene, ma che era più semplice bollare come “Zona Rossa” e lasciare che la vita (o non vita) scorresse secondo le proprio regole!

Nel mio reportage mi sono concentrato sulla gru blu che sta contribuendo a costruire la nuova faccia del quartiere. L’ho usata come filo rosso per le mie prime quattro fotografie. Ma nella quarta ecco che la gru cede il testimone al bambino che, insieme ai suoi amici, gioca nel campo da calcetto di recente costruzione, il quale, a sua volta, lascia che sia l’arcobaleno che accompagna le ultime due foto a decretare la parola fine. L’arcobaleno arriva sempre dopo la tempesta e ci prepara al tempo sereno. Ho pensato che una chiusura del genere fosse la più indicata. Dopo gli anni bui è forse arrivato il momento di scorgere l’arcobaleno e il sole che verrà.

MENZIONE ONE LOVE

Antonio Fiscarelli

“Bottom-up” e “top-down” sono due espressioni anglosassoni che indicano rispettivamente le politiche “dal basso verso l’alto” e “dall’alto verso il basso”. Nei piani di riqualificazione di via Artom, l’azione sociale, mirante a valorizzare la partecipazione della comunità interessata, pare abbia avuto un ruolo non marginale rispetto alla progettazione a tavolino tra le alte sfere.

Dieci foto divise in cinque coppie: la coppia: 1: Lo sguardo; 2: La certezza; 3: Il tempo; 4: L’inafferrabile; 5: Croci. Cinque vedute diverse sugli edifici e altrettante situazioni umane. Cose e persone hanno una storia in comune (1-2-3), ma esistenze parallele (4 -5).

Bottom-up, top-down... Love Artom

IL REPORTAGE DI LOVE ARTOM

Foto di Stefano Perrucca, Clara Barale, Piergiuseppe Chiaradia, Luca De Bellis, Aldo Manias, Marco Lagattura, Giulia Citeri, Vilma Stroppiana, Vanna Trotta

Un reportage idealmente realizzato dal Progetto Love Artom selezionando foto mandate dai partecipanti al concorso, per raccontare il quartiere, i volti, i luoghi di incontro.

Guida al Conto Energia

dal sito internet Pienosole.it

Che cos’è
Il Conto Energia è il sistema di incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici. Gli incentivi vengono erogati in “conto energia“ cioè sulla base dell’energia elettrica prodotta e venduta a tariffa agevolata al gestore nazionale. Attraverso il “conto energia” la produzione di elettricità di un impianto fotovoltaico è remunerata per 20 anni.

Chi può utilizzarlo
Possono utilizzare il Conto Energia :

* le persone fisiche
* le persone giuridiche
* i soggetti pubblici
* i condomini di unità abitative e/o di edifici

che siano soggetti responsabili di impianti fotovoltaici realizzati in conformità ai requisiti del DM 19 febbraio 2007 .

Tipologia degli impianti fotovoltaici che possono beneficiare del Conto Energia

I requisiti di base previsti da Decreto per gli impianti solari fotovoltaici sono :
· potenza nominale non inferiore a 1 kW
· essere collegati alla rete elettrica
· essere realizzati con componenti di nuova costruzione o comunque non già impiegati in altri impianti
· non beneficiare o non aver beneficiato delle tariffe incentivanti introdotte dai decreti interministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006.

Nel decreto vengono definite 3 tipologie di impianto a seconda del grado di integrazione architettonica o funzionale in strutture edilizie o elementi di arredo urbano :

Impianti fotovoltaici “parzialmente integrati”
I moduli non sostituiscono i materiali che costituiscono le superfici di appoggio ma sono posizionati sopra gli elementi di arredo urbano, superfici esterne di edifici, strutture edilizie. Sono installati:
- su tetti piani e terrazze di edifici e fabbricati
- in modo complanare alle superfici degli edifici su cui sono fissati (tetti a falda, coperture,
facciate) o agli elementi di arredo urbano e viario

Impianti fotovoltaici “con integrazione architettonica”
- I moduli sostituiscono i materiali di rivestimento di tetti, coperture, facciate di edifici e fabbricati, mantenendo la stessa inclinazione e funzionalità architettonica
- I moduli e i relativi sistemi di supporto costituiscono la struttura di copertura di pensiline, pergole e tettoie
- I moduli sostituiscono la parte trasparente o semi trasparente di facciate o lucernari, garantendo l’illuminamento naturale degli ambienti interni all’edificio
- I moduli costituiscono la parte esposta al sole delle parti riflettenti inserite in elementi d’illuminazione (lampioni stradali con fari esposti verso superfici riflettenti)
- I moduli e i relativi sistemi di supporto costituiscono dei frangisole o pannelli fonoassorbenti di barriere acustiche
- I moduli sostituiscono gli elementi di rivestimento e copertura di balaustre e parapetti
- I moduli sostituiscono o integrano i vetri di finestre
-I moduli costituiscono gli elementi strutturali di persiane
- I moduli costituiscono rivestimento o copertura aderente alle superfici descritte nelle tipologie precedenti

Impianti fotovoltaici “non integrati”
Sono gli impianti con moduli ubicati al suolo o in modo non complanare alle superfici su cui sono posizionati o comunque installati con modalità diverse da quelle indicate sopra.

Gli attori del Conto Energia
· Soggetto responsabile e' la persona fisica o giuridica responsabile dell'esercizio dell'impianto e che ha diritto, nel rispetto delle disposizioni del presente decreto, a richiedere e ottenere le tariffe incentivanti
· Soggetto attuatore e' il Gestore dei Servizi Elettrici – GSE Spa . Effettua l’erogazione dell’incentivo
· Gestore di rete locale è il soggetto a cui è affidata la gestione della rete elettrica relativa alla località dove è installato l’impianto fotovoltaico. Al Gestore della rete vanno inviate le richieste relative alla connessione alla rete dell’impianto ed all’ installazione dei contatori di misura dell’energia elettrica.
· Distributore locale è il soggetto che si occupa della fornitura di energia elettrica, può coincidere con il gestore di rete se ha anche la proprietà della rete di distribuzione a cui è allacciata l’utenza. Il distributore locale è anche Gestore contraente in quanto sottoscrittore del contratto per il servizio di “scambio sul posto “

Come funziona
L’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici ha diritto ad una tariffa incentivante , diversa in relazione alla tipologia e potenza nominale dell’impianto.
La tariffa incentivante è riconosciuta per un periodo di 20 anni e rimane costante in moneta corrente per tutto il periodo.
Per impianti fino a 20 kW di potenza sono possibili due opzioni :
· La cessione in rete
Questa opzione prevede la vendita dell’energia prodotta e non immediatamente utilizzata. In questo caso si ha:
- un ricavo derivante dalla remunerazione dell’energia totale prodotta, fino a 0,46 €/kWh
- un risparmio pari al valore dell’energia elettrica autoconsumata ( circa 0,18 €/kWh)
- un ricavo derivante dalla vendita dell’energia elettrica prodotta e non autoconsumata
· Lo scambio sul posto o net metering
Questa opzione prevede che l’impianto operi in regime di interscambio con la rete elettrica. Sostanzialmente durante le ore diurne l’utenza consuma l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico ed inietta in rete il surplus di produzione, mentre di notte o con luce insufficiente è la rete elettrica a fornire energia all’utenza.
In questo caso si ha:
- un ricavo derivante dalla remunerazione dell’energia totale prodotta, fino a 0,46 €/kWh
- un risparmio pari al valore dell’energia elettrica autoconsumata ( circa 0,18 €/kWh)
- un credito valido entro 3 anni derivante dalla quantità di energia elettrica immessa in rete ( differenza tra prodotta e autoconsumata )

Altro fattore importante è che in questo caso alla scadenza dei 20 anni cessa la tariffa incentivante ma rimangono per tutta la vita dell’impianto i vantaggi dello “scambio sul posto”.

Lo scambio sul posto più in dettaglio
l servizio di scambio sul posto è il servizio erogato dal Gestore contraente, gestore della rete elettrica locale, e consiste nell’operare un saldo annuo tra l’energia elettrica immessa in rete dall’impianto e l’energia elettrica prelevata dalla rete
Il servizio di scambio sul posto opera per impianti da 1 a 20 kW e solo nel caso in cui il punto di immissione e di prelievo dell’energia elettrica scambiata con la rete coincidono.
Qualora il saldo annuo risulti maggiore di zero, questo è riportato a credito per la compensazione, in energia, di un eventuale saldo negativo relativo ad un periodo di fatturazione successivo. Il saldo positivo relativo ad un anno può essere utilizzato a compensazione di eventuali saldi negativi per un massimo di 3 anni successivi all’anno in cui è stato maturato. Se detta compensazione in energia non viene effettuata entro il terzo anno successivo a quello in cui viene maturato il credito, il credito residuo viene annullato
Il richiedente versa al Gestore contraente un corrispettivo annuo a copertura dei costi relativi all’erogazione del servizio di scambio sul posto pari a 30 euro per punto di connessione.

Come si attiva
1- Il soggetto responsabile inoltra al gestore della rete elettrica locale ( ENEL, ACEA, AEM o altri a seconda dell’ubicazione dell’ impianto ) il progetto preliminare dell’impianto fotovoltaico che intende realizzare richiedendo la connessione alla rete.
2 - Una volta realizzato l’impianto il soggetto responsabile trasmette al gestore di rete la comunicazione di fine lavori.
3 - Entro 60 giorni dalla data di entrata in esercizio dell’impianto il soggetto responsabile deve inoltrare al Gestore del Sistema Elettrico ( GSE):
- la richiesta di concessione della tariffa incentivante
- la documentazione finale di entrata in esercizio (Allegato 4 del Decreto)
4 - Entro 60 giorni dalla data di ricevimento della richiesta di accesso alla tariffa incentivante il GSE comunica la tariffa riconosciuta.

Le tariffe incentivanti del Nuovo Conto Energia
Sì, applicano agli impianti entrati in esercizio fino al 31 dicembre 2008 e si differenziano per tipologia di impianto e potenza nominale installata.
L'energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici, entrati in esercizio in ciascuno degli anni del periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2010, ha diritto, in relazione alla potenza nominale e alla tipologia dell’impianto, alla tariffa incentivante sopra riportata decurtata del 2% per ciascuno degli anni di calendario successivi al 2008.
Successivamente le tariffe verranno aggiornate con nuovi decreti emanati ogni 2 anni .
Nel caso di impianti superiori a 3 kW di potenza è possibile usufruire di una maggiorazione del 5% delle tariffe incentivanti
- quando la maggior parte dell’energia elettrica prodotta è consumata dall’utenza a cui è intestato l’impianto
- su alcuni edifici pubblici
- per impianti integrati installati in aziende agricole e in caso di bonifiche da eternit

Premio per impianti fotovoltaici abbinati ad un uso efficiente dell’energia
Gli impianti fotovoltaici operanti in regime di scambio sul posto e destinati ad alimentare, anche parzialmente, utenze ubicate all’interno possono beneficiare di un premio aggiuntivo quando si realizzino interventi atti a ridurre i consumi energetici di almeno il 10%
Per poter usufruire del premio aggiuntivo occorre:
- redigere un attestato di certificazione energetica per l’edificio su cui è già installato o s’intende installare l’impianto fotovoltaico, specificando gli interventi in grado di ridurre i consumi dell’edificio
- effettuare gli interventi previsti riducendo i consumi energetici di almeno il 10%. ed attestare i risultati con una seconda certificazione energetica
- inviare al GSE entrambe le certificazioni chiedendo il premio, che verrà conteggiato a partire dall’anno solare successivo alla data di ricevimento della domanda

Il premio aggiuntivo consiste nella maggiorazione della tariffa incentivante pari a una percentuale equivalente alla metà del risparmio energetico percentuale ottenuto grazie agli interventi eseguiti. Il premio non può superare il 30% della tariffa incentivante.

Cumulabilità dell’incentivo in conto energia ed il premio con altre forme di incentivazione
Non è possibile usufruire dell’incentivo e del premio
- nel caso in cui siano stati concessi incentivi pubblici in conto capitale e/o in conto interessi eccedenti il 20% del costo dell’investimento.
- gli impianti realizzati ai fini del rilascio della certificazione energetica ed entrati in esercizio in data successiva al 31/12/2010
- gli impianti per i quali è stata riconosciuta o richiesta la detrazione fiscale per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio
Inoltre non è possibile cumulare la tariffa incentivante ed il premio con:
- i certificati verdi
- i titoli di efficienza energetica

Modalità di erogazione dell’incentivazione
L’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas aggiorna, entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del Decreto del conto energia, i provvedimenti che stabiliscono le modalità, i tempi e le condizioni per l’erogazione della tariffa incentivante e del premio.

In quanto tempo utilizzando il “conto energia" si recupera il capitale investito
Il rientro del capitale investito dipende da molti fattori variabili da caso a caso come l’ubicazione dell’impianto, la radiazione solare disponibile, la tipologia e dimensione dell’impianto ed altro.
In linea di massima, ai costi attuali degli impianti eed al valore dell’energia utilizzata si può considerare un tempo di ritorno dell’investimento pari a 8-10 anni

Documenti da allegare alla richiesta di concessione della tariffa incentivante
* documentazione finale di progetto dell’impianto, realizzato in conformità alla norma CEI-02, firmato da professionista o tecnico iscritto all’albo professionale; la documentazione finale deve essere corredata di elaborati grafici di dettaglio e cinque fotografie dell’impianto fotovoltaico su supporto informatico
* Scheda tecnica riportante tra l’altro l'ubicazione e la potenza nominale dell'impianto, la tensione in corrente continua in ingresso al gruppo di conversione, la tensione in corrente alternata in uscita dal gruppo di conversione, le caratteristiche dei moduli fotovoltaici e del gruppo di conversione della corrente continua in corrente alternata, la produzione annua attesa di energia elettrica. le modalità con le quali viene assicurato il rispetto dei requisiti tecnici di cui all’allegato 1 al presente decreto. scheda tecnica d’impianto;
* elenco dei moduli e dei convertitori indicante marca, modello e numero di matricola
* certificato di collaudo dell’impianto
* dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà autenticata firmata dal soggetto responsabile attestante
- la natura del soggetto responsabile
- la tipologia dell’intervento di realizzazione dell’impianto (nuova costruzione, potenziamento, rifacimento totale)
- la conformità dell’impianto e dei relativi componenti alle disposizioni dell’art. 4
- la tipologia dell’impianto, in relazione al grado di integrazione nella struttura
- la data di entrata in esercizio dell’impianto
- se l’impianto opera o meno in regime di scambio sul posto
- di non incorrere nelle condizioni previste per la non applicabilità o la non compatibilità con le tariffe incentivanti e il premio.
* Copia, ove ricorra il caso, della denuncia di apertura dell’officina elettrica (soltanto per impianti superiori a 20 kW )

La normativa di riferimento

Nuovo Conto Energia
* D.Lgs 29/12/2003 n. 387
Attuazione della Direttiva 2001/77/CE sulla promozione delle fonti rinnovabili
* Delibera AEEG n. 28/06
Condizioni tecnico-economiche del servizio di scambio sul posto dell’energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza nominale non superiore a 20 kW, ai sensi dell’articolo 6 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387
* DM 19/02/2007
Criteri e modalità per incentivare la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare, in attuazione dell'articolo 7 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387
* Delibera AEEG 90/07
* Delibera AEEG 88/07
* Delibera AEEG 89/07
* Dlgs 311/06 su rendimento energetico in edilizia
* Dlgs 192/05

Vecchio Conto Energia
* D.Lgs 29/12/2003 n. 387
Attuazione della Direttiva 2001/77/CE sulla promozione delle fonti rinnovabili
* Delibera AEEG n. 28/06
Condizioni tecnico-economiche del servizio di scambio sul posto dell’energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza nominale non superiore a 20 kW, ai sensi dell’articolo 6 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387
* DM 28/07/2005
Criteri per l’incentivazione della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare
* DM 06/02/2006
Criteri per l’incentivazione della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare
* Testo coordinato delle integrazioni e modifiche apportate con Deliberazione AEEG n. 40/06 alla Deliberazione AEEG n. 188/05
* Delibera AEEG 260/06

Sito Web: http://www.pienosole.it/

Il fotovoltaico e i finanziamenti bancari

Negli ultimi anni le banche italiane si sono rese conto che il settore del fotovoltaico è un ottimo investimento che permette di ricavare utili sostanziosi. Innanzitutto concedere questi finanziamenti è un’ottima operazione d’immagine (si vanno a finanziare eco-progetti). A favorire questi investimenti c’è il Conto Energia che agevola le banche che concedono erogazioni in questo settore.

Di solito il finanziamento è sui 50 mila euro, ma alcune banche concedono anche il totale speso per installare l’impianto.

Ecco qualche valida proposta:

Banca popolare di Vicenza: offre finanziamenti da 5 mila a 50 mila euro. Per l’erogazione di un massimo di 30 mila euro basta la certificazione della GSE come garanzia. Per i crediti che vanno da 30 mila a 50 mila è necessaria la cessione del credito tramite notaio. La restituzione del prestito avviene secondo rate mensili o trimestrali. Questa banca consente la firma di un’assicurazione sull’impianto chiamata “All Risks” che va a proteggere eventuali problemi.

Monte dei Paschi di Siena: offre finanziamenti anche per il costo intero dell’impianto(capacità energetica da 1 a 100 kilowatt), a patto che non si superi il milione e mezzo di euro. Il finanziamento è previsto anche per ristrutturazione o sviluppo sull’impianto già costruito.

Gruppo UBI Banca: offre finanziamenti sia ai privati che alle imprese per installazioni d’impianti che tutelano l’ambiente. Buona il finanziamento ai privato, chiamato “Progetto Citta mia”.

Gruppo Deutsche Bank: si è legata alla Suntechnichs per finanziare gli impianti fotovoltaici. L’erogazione comprende tutto l’ammontare del costo di realizzazione.

San Paolo Imprese: garantisce finanziamenti per le aziende che cercano di limitare i consumi dell’energia e che allo stesso tempo offrono garanzie.

Cassa di Risparmio Padova-Rovigo: offre finanziamenti fino a un milioni di euro con tassi molto favorevoli, dalla durata di 15 anni.

PV TECH Milano 2008 - 5° Salone internazionale dell'industria e delle tecnologie fotovoltaiche

Dal 25 al 28 novembre avrà luogo, per la prima volta in Italia, Hi.Tech.Expo 2008 l’appuntamento interamente dedicato a soluzioni e tecnologie avanzate per la ricerca, la scienza e l’industria, con un particolare focus sull’energia. L’evento si terrà a Fieramilano (Rho) e ospiterà PV TECH MILANO 2008 - 5° Salone internazionale dell'industria e delle tecnologie fotovoltaiche

Hi.Tech.Expo 2008 è in realtà una mostra-convegno che vedrà la presenza di sette fiere complementari e specializzate, che proporranno quanto di meglio offre oggi l'industria nazionale e internazionale in fatto di impianti, macchinari, tecnologie, attrezzature e servizi. Occuperà una superficie espositiva di circa 15.000 m2 e si articolerà in:

PV TECH MILANO 2008
5° Salone internazionale dell'industria e delle tecnologie fotovoltaiche

VTE 2008 - Vacuum Tech & Coating Expo
2° Salone internazionale sulle tecnologie del vuoto e del coating

Photonica Expo 2008
1° Salone internazionale della fotonica, laser, optoelettronica e tecnologie della visione

Nano Future Expo 2008
1° Salone internazionale delle nanotecnologie

HYDROGEN SHOW 2008
7° Salone internazionale dell'idrogeno e delle celle a combustibile

BEST 2008 - Batteries & Electric Storage Technology
1° Convegno e salone internazionale dedicato all'industria dell'immagazzinamento dell'elettricità: batterie innovative, condensatori, super-condensatori

SUPER CONDUCTORS EUROPE 2008
1° Salone internazionale della superconduttività, dei superconduttori e della criogenia per la produzione, l’immagazzinamento e il trasporto dell'energia

Ricco il programma di convegni e conferenze. Per ognuna delle fiere è previsto un ciclo di conferenze ad hoc e di presentazioni di case-histories che toccheranno i punti nevralgici delle tematiche di settore.

Programmi e relatori delle conferenze relative al fotovoltaico possono essere consultati sul http://www.hitechexpo.eu/it/conf_2008.asp?fiera=PVM

HTE è un appuntamento da non perdere per quanti sono interessati all’innovazione tecnologica applicata alla produzione industriale e ai continui aggiornamenti per ottimizzare ed innovare le loro attività.

domenica 12 ottobre 2008

Shot Artom: le esposizioni di Via Artom e Palazzo Bricherasio



riprese,regia e montaggio: Paolo Casalis

SHOT ARTOM a Palazzo Bricherasio

Video dell'inaugurazione della mostra fotografica SHOT ARTOM, tenutasi il 26 Settembre 2008 presso la sede di Palazzo Bricherasio a Torino
www.loveartom.it

Musiche: Antony Rajekov - When Waves Trying to Catch a Marvel - license CC Commons
Riprese e montaggio: Paolo Casalis

Shot Artom - L'inaugurazione della mostra in Via Artom

Video della mostra fotografica SHOT ARTOM, tenutasi il 19 Settembre 2008 presso il cantiere di Via Artom a Torino
www.loveartom.it
Riprese e montaggio: Paolo Casalis
musica: UNEX - HIRE FIRE Single - CC licensed

sabato 20 settembre 2008

Shot Artom: I premiati

I PREMIATI
A seguito della riunione della giuria sono stati decretati i vincitori del concorso fotografico venerdì 19 settembre sono stati proclamati i vincitori in occasione della mostra di presentazione allestita nella suggestiva cornice del cantiere di Via Artom.

Nella categoria ONE SHOT

1° classificato – Christian Sorrentino
Immagine ben articolata che racconta la rinascita di un quartiere, la volontà di emergere, seminando lavoro, musica e allegria.

2° classificato – Roberta Arias
Un quadro che racchiude la nuova vitalità del quartiere, dove la rete non è sinonimo di prigionia, ma rappresenta la volontà di proteggere.

3° classificato – Daniele Sorano
Una bambina e la sua amichetta giocano sull’altalena; sprigionano allegria, regalando all’osservatore un momento di serenità.

Menzione One Shot – Dario Francione
Una ricerca storica oltre che fotografica condotta attraverso il simbolo del quartiere e della città: l’automobile.

Nella sezione ONE LOVE

1° classificato – Emanuele Selva
Utilizzando pupazzetti, disposti nella scena con maestria, ha fuso il gioco con la realtà, ha trasformato il bimbo in adulto e l’adulto in un bimbo, un sogno!

2° classificato – Marco Carulli
Le passeggiate nel parco, il gioco dei bambini dimostrano l’amore per il quartiere che rinasce.

3° classificato – Enrico Grande
Uno spaccato della crescita e riqualificazione del quartiere, che vuole dimenticare certi tempi passati.

Menzione One Love – Antonio Fiscarelli
Uno sguardo in bianco e nero che ritrae il lavoro, i momenti di ritrovo, scene di vita quotidiana.

Il reportage di LOVE ARTOM
Il Progetto Love Artom ha voluto selezionare altre foto tra le opere che sono pervenute per cercare di completare il quadro complesso di ciò che via Artom è e offre oggi, ai suoi abitanti e non solo.

Foto di Clara Barale, Piergiuseppe Chiaradia, Giulia Citeri, Luca De Bellis, Marco Lagattura, Aldo Manias, Stefano Perrucca, Vilma Stroppiana, Vanna Trotta


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Shot Artom – perché di un quartiere ci si innamora. Immagini di luoghi, volti, architetture che si trasformano” Due le sezioni: “ONE SHOT” e “ONE LOVE”, per raccontare in uno scatto o con una sequenza fotografica l’evoluzione di un quartiere. Il concorso è raccomandato dalla Fiaf, Federazione italiana associazioni fotografiche, raccomandazione A12/08, e realizzato in collaborazione con Nikon, Fondazione Palazzo Bricherasio, Cinema Pathè, 8Gallery e Gruppo Fotografico Ferroglio Area Immagine.

L'ESPOSIZIONE

19 Settembre ore 19
PROCLAMAZIONE DEI VINCITORI
Cantiere di Via Artom

26 settembre - 1 ottobre
Palazzo Bricherasio
Via Lagrange, 20 - Torino
Esposizione nelle sale storiche

29 ottobre - 9 novembre
Cinema Pathè
Centro commerciale 8gallery, Lingotto - Torino

1 - 9 dicembre
Biblioteca Pavese
Via Candiolo, 79 -Torino

Dal 14 dicembre
Esposizione presso i negozi del quartiere di Via Artom

lunedì 15 settembre 2008

Beach Atom 2008

Dopo il grande sucesso della manifestazione Beach Artom dell'anno scorso LOVE ARTOM ha ripresentato il torneo nei Campi del CUS Torino di Via Panetti.
Ai vincitori sono andati buoni spendibili presso negozi Red Soprt, biglietti per il cinema Pathè di Torin, e kit di benvenuto per tutti i partecipanti.
Nella combattuta finale gli Arbre Magique si sono imposti sulla formazione delle Testuggini. Al terzo posto la formazione del Mojito Time.

Gli Arbre Magique, vincitori del torneo

Le Testuggini, secondi classificati

Terzi classificati i Mojito Time

venerdì 27 giugno 2008

I Pannelli Solari: un approfondimento

Pannello solare

Schema di un pannello solare:
1)Valvola
2)Serbatoio di accumulo
3)Condotto di inserimento
4)Pannello di assorbimento
5)Condotto di inserimento dell'acqua fredda

Il pannello solare termico (detto anche collettore solare) è un dispositivo atto alla conversione della radiazione solare in energia termica e al suo trasferimento, per esempio, verso un accumulatore per un uso successivo; questa tecnologia, cioè l'insieme dei componenti che oltre al pannello solare costituiscono l'impianto, viene detta nel suo complesso solare termico.

Non va confuso con il pannello solare fotovoltaico che serve per la produzione di elettricità.

Tecnologia

Un sistema solare termico normalmente è composto da un pannello che riceve l'energia solare, da uno scambiatore dove circola il fluido utilizzato per trasferirla al serbatoio utilizzato per immagazzinare l'energia accumulata. Il sistema può avere due tipi di circolazione, naturale o forzata.

Circolazione naturale

Nel caso della circolazione naturale a termosifone, per far circolare il fluido vettore nel sistema solare, si sfrutta la convezione. Il liquido vettore riscaldandosi nel pannello solare si dilata e galleggia rispetto a quello più freddo presente nello scambiatore del serbatoio di accumulo spostandosi, quindi, nello scambiatore posto più alto rispetto al pannello solare cedendo il suo calore all'acqua sanitaria del secondario. Questa tipologia è più semplice ed economica di quella a circolazione forzata. Non esiste consumo elettrico dovuto alla pompa di circolazione e alla centralina solare differenziale presente nel sistema a circolazione forzata. Il fluido vettore usato nel circuito primario è glicole propilenico atossico (comunemente conosciuto come antigelo) miscelato con acqua in una percentuale tale da garantire una adeguata resistenza al gelo. Il serbatoio viene disposto ad un'altezza maggiore di quella dei pannelli solari a cui è collegato e per ragioni estetiche è del tipo orizzontale ad intercapedine. La disposizione più funzionale sarebbe verticale per favorire la stratificazione del calore accumulato ma sarebbe decisamente antiestetica. La circolazione naturale, rispetto a quella forzata, risulta essere più sensibile alle perdite di carico del circuito primario e vengono, quindi, realizzati sistemi kit compatti ove il serbatoio di accumulo è sito molto vicino al pannello solare. Il serbatoio di accumulo coibentato è posto all'esterno e si ha comunque una inevitabile dispersione termica del calore raccolto ed è poco adottato in regioni fredde e nevose quali quelle montane. Un impianto a circolazione naturale con serbatoio esterno è adatto in regioni con temperature notturne non rigide. Attualmente viene fatta molta attenzione all'impatto visivo di tali sistemi colorando i serbatoi di color tegola oppure disponendoli direttamente a terra.

Circolazione forzata
Schema di un impianto a circolazione forzata:

1) Pannello solare;
2) regolatore
3) Pompa
4) Pressostato
5) Serbatoio d'acqua
6) Altra fonte di calore (caldaia, pompa di calore ecc.)

La circolazione del liquido avviene con l'aiuto di pompe solo quando nei pannelli il fluido vettore si trova ad una temperatura più elevata rispetto a quella dell'acqua contenuta nei serbatoi di accumulo. Per regolare la circolazione ci si avvale di sensori che confrontano la temperatura del fluido vettore nel collettore con quella nel serbatoio di accumulo (termocoppia). In tali impianti ci sono meno vincoli per l'ubicazione dei serbatoi di accumulo. La maggiore velocità del fluido vettore permette un maggiore scambio termico e quindi il rendimento del pannello è leggermente superiore, anche perché si possono utilizzare proficuamente tecnologie e materiali il cui costo non sarebbe giustificato in un impianto a circolazione naturale per i motivi sopra descritti. Normalmente, il circuito idraulico collegato al pannello è chiuso e separato da quello dell'acqua che riscalda, posizionando una serpentina nel serbatoio come scambiatore di calore. Le serpentine possono anche essere due nel caso si voglia anche preriscaldare il fluido dell'impianto di riscaldamento tramite l'acqua del serbatoio. Si può anche integrare una resistenza elettrica per riscaldare l'acqua in caso di insufficiente o assente (nelle ore notturne) irradiazione solare.

Componenti

Pannello solare

Quasi tutti i pannelli solari implementano in vario modo questi componenti:

  • copertura trasparente
  • assorbitore
  • isolamento
  • collegamenti
  • contenitore

Componenti opzionali

  • Accumulo

L'accumulo talvolta è parte integrante del pannello solare e in questi casi spesso è in vista immediatamente sopra ad esso o nelle immediate vicinanze. Molto spesso l'accumulo non fa parte del pannello ma dell'impianto termico.

Tipologie

I pannelli solari si possono suddividere in alcune tipologie costruttive:

  • piani non vetrati
  • piani vetrati
  • piani vetrati non selettivi
  • piani vetrati selettivi
  • sottovuoto
  • vetrati con aria calda
  • scoperti

Il collettore piano è il sistema più utilizzato per ottenere le basse temperature, cioè comprese fra i 50 °C e i 90 °C, che si ottengono facilmente facendo riscaldare al Sole superfici piane.

Un collettore piano è costituito da:

  • Una lastra trasparente di vetro, che fa passare le radiazioni in arrivo e blocca quelle in uscita
  • Un assorbitore di rame, che è un buon conduttore di calore, in esso sono ricavati molti canali dove circola acqua o aria. Il Sole scalda la piastra, che a sua volta scalda l'acqua o l'aria.
  • Isolante termico, che impedisce la dispersione di calore.

I pannelli solari piani non vetrati hanno il vantaggio di essere poco costosi e di avere un ottimo rendimento in condizioni ottimali di irraggiamento quando la temperatura esterna è alta. A causa della mancanza dell'isolamento il loro rendimento diminuisce rapidamente all'allontanarsi dalle condizioni ottimali. Sono adatti perciò al solo uso stagionale ed esclusivamente per la produzione di acqua calda sanitaria, sono spesso impiegati nel riscaldamento delle piscine.

I pannelli solari vetrati hanno una struttura attorno all'assorbitore che ne limita le dispersioni sia per convezione con l'aria che per irraggiamento dato che il vetro che ricopre la parte superiore dell'assorbitore è progettato per questa funzione. Hanno un rendimento leggermente inferiore ai non vetrati in condizioni ottimali ma in condizioni meno favorevoli hanno un rendimento decisamente più alto arrivando a produrre acqua calda per uso sanitario circa dal marzo a ottobre.

I pannelli solari sottovuoto sono in grado di garantire un maggiore apporto energetico anche in condizioni di basso irraggiamento o basse temperature esterne.

I pannelli solari vetrati con aria calda all'interno dei quali circola aria anziché acqua. L’aria viene fatta circolare tra vetro e assorbitore o, in alcuni casi, in una intercapedine ricavata tra l’assorbitore ed il fondo di poliuretano isolante.

I pannelli scoperti sono privi di vetro e l’acqua passa direttamente all’interno dei tubi del pannello dove viene riscaldata dai raggi solari ed è pronta per essere usata. Il limite di questi pannelli è che, non essendo coibentati, funzionano con una temperatura ambiente di almeno 20°C40°C[1].. (al di sotto il bilancio tra energia accumulata ed energia dispersa è sfavorevole), e la temperatura massima dell’acqua non supera i

Il collettore solare maggiormente prodotto è costituito da una serie di tubi in vetro borosilicato a doppia intercapedine, saldati all'estremità, al cui interno è provocato il vuoto. L'intercapedine interna è resa selettiva per l'assorbimento della radiazione elettromagnetica solare per mezzo di una verniciatura metallica speciale multistrato, creata utilizzando prodotti completamente riciclabili, denominata CERMET (CERamico-METallica). Laminato riflettente a bassa iridescenza (normative EN 573/3 - EN 485/2 - EN 485/4 e test standard per ossidazione anodica DIN 50943) appositamente realizzato per riflettere con percentuale superiori al 90% della luce totale, sfruttando il sistema CPC (Compound Parabolic Concentrator).

Grazie a queste caratteristiche il campo di applicazioni risulta molto eterogeneo (produzione acqua sanitaria, integrazione agli impianti di riscaldamento, riscaldamento piscine ed altro).

Utilizzi

I pannelli solari possono essere utilizzati per fornire acqua calda e riscaldamento o per generare energia elettrica.

  • Nel primo caso il serbatoio provvede a immagazzinare l'acqua domestica che viene messa a contatto con il fluido tramite una serpentina. La serpentina consente al fluido di trasferire all'acqua l'energia immagazzinata senza contaminare l'acqua. Questa acqua può essere utilizzata come acqua calda nelle abitazioni o può essere utilizzata per riscaldare gli ambienti. I pannelli solari sono in grado di fornire acqua calda e riscaldamento in buone quantità ma non possono sostituire completamente gli usuali metodi di riscaldamento per via dell'incostanza dell'energia solare.
  • Il secondo utilizzo prevede che lo scambiatore di calore sia riscaldato fino ad essere portato in ebollizione. Una volta che il liquido sia passato in fase gassosa lo si invia in una turbinaprogetto Archimede). Questi esperimenti non hanno avuto molto successo per via degli alti costi di realizzazione e di mantenimento rapportati alla bassa potenza elettrica generata. termoelettrica che convertirà il movimento del gas in energia elettrica. Questo tipo di centrale elettrica richiede ampi spazi per l'installazione dei pannelli solari e una presenza di sole costante. Esempi di queste centrali sono state installate nei deserti e una centrale di questo tipo è stata progettata ed è in attesa di avvio della realizzazione in Sicilia (vedi

Considerazioni economiche

In Italia un impianto in base all'ubicazione e all'utilizzo, si ammortizza nel giro di 3-8 anni e poiché la durata minima di questi impianti è di 15-20 anni ne consegue che è un buon investimento a medio termine, escludendo eventuali sgravi fiscali o altre forme di agevolazione che rendano l'ammortamento più rapido.

Considerazioni ecologiche

L'utilizzo dei pannelli solari ha come diretta conseguenza il risparmio di idrocarburi e di energia elettrica che per l'80% in Italia deriva dagli idrocarburi.

I benefici sono molteplici:

  • mancata emissione di CO2
  • minore necessità di infrastrutture per il trasporto dell'energia da grandi distanze
  • mancata emissione di ossidi di zolfo, di azoto, e di pm10
  • indirettamente la diminuzione dei disastri ambientali
  • mancata immissione nell'ambiente di calore

Integrazione nell'impianto idraulico

L'integrazione di un pannello solare in un impianto idraulico per la produzione di acqua calda sanitaria avviene solitamente secondo il seguente schema.

Il tubo di uscita del serbatoio è collegato a poca distanza ad una valvola termostatica che si occupa di miscelare l'acqua calda dell'accumulo con l'acqua fredda dell'impianto mantenendo in uscita acqua a temperatura costante (40-50 °C). Tale valvola è necessaria per tre motivi:

  1. pericolo di ustioni;
  2. dispersione di calore nelle tubature data l'elevata temperatura (per questo motivo la valvola non dovrebbe essere posta troppo distante dall'accumulo);
  3. danneggiamento di una eventuale caldaia posta in serie al pannello solare.

L'uscita della valvola termostatica è poi collegata ad una valvola deviatrice detta anche valvola a tre vie. Questa valvola ha un ingresso e due possibili uscite. A seconda della temperatura di ingresso si attiva l'una o l'altra uscita, ma mai contemporaneamente. Si adotta questa soluzione per far in modo che quando la temperatura è di circa 40 °C o superiore l'acqua venga direttamente immessa nel circuito dell'acqua calda sanitaria; in caso contrario viene inviata all'ingresso di una caldaia istantanea che la scalda fino alla temperatura desiderata prima di essere immessa nel circuito. La suddetta valvola deviatrice può essere azionata manualmente (valvola manuale) (periodo invernale, lunghi periodi di scarso irraggiamento, ecc...) oppure può essere controllata meccanicamente da un piccolo motore azionato da un sensore di temperatura (solitamente una termocoppia) posto all'interno dell'accumulo (valvola elettronica). Questa seconda possibilità è chiaramente da preferirsi.

Da notare che la caldaia per la produzione di acqua calda, da mettere in serie al pannello, deve essere di tipo istantaneo, cioè senza accumulo. Inoltre la regolazione della fiamma e la sua accensione devono essere pilotate da un sensore di temperatura. (Questa seconda condizione è soddisfatta praticamente da tutte le moderne caldaie)

Curiosità

Il comune di Selva di Val Gardena vanta la più elevata diffusione di pannelli solari termici in Italia. Nel territorio del comune sono installati 2000 m2 di pannelli con una media di quasi 800 m2 per mille abitanti[2].

Voci correlate

Collegamenti esterni

fonte: wikipedia

mercoledì 21 maggio 2008

Concorso fotografico a premi "Shot Artom – perché di un quartiere ci si innamora. Immagini di luoghi, volti, architetture che si trasformano"



Il Progetto “Love Artom – di un quartiere ci si innamora”, promosso dalle cooperative edilizie “Giuseppe Di Vittorio” e “San Pancrazio” e patrocinato dalla Città di Torino presenta il concorso fotografico a premi "Shot Artom – perché di un quartiere ci si innamora.
Immagini di luoghi, volti, architetture che si trasformano", raccomandato dalla Fiaf, Federazione italiana associazioni fotografiche, raccomandazione A12/08, e realizzato in collaborazione con Nikon, Fondazione Palazzo Bricherasio, Cinema Pathè, 8Gallery e Gruppo Fotografico Ferroglio Area Immagine.

Due sezioni, "ONE SHOT" e "ONE LOVE", per invitare fotografi professionisti e non a descrivere con un solo scatto oppure con un breve reportage i volti, i luoghi, le architetture del quartiere. Una giuria di qualità, presieduta dal sindaco Sergio Chiamparino, che unisce fotografi professionisti quali Michele D'Ottavio e Bruna Biamino, soggetti del mondo culturale e abitanti del quartiere valuterà i lavori, che devono pervenire entro e non oltre il 20 agosto 2008.

Le foto vincitrici verranno pubblicate sul sito www.loveartom.it e su eventuali siti partner; saranno esposte venerdì 19 settembre in via Artom nella suggestiva cornice del cantiere per la costruzione del nuovo edificio, prima tappa di una mostra itinerante che sarà ospitata
presso gli spazi del Cinema Pathè e, dal 26 settembre al 6 ottobre 2008, presso le sale di Palazzo Bricherasio, per un viaggio iconografico ideale tra i luoghi di un quartiere, di una città.

Il Progetto “Love Artom – di un quartiere ci si innamora”, promosso dalle cooperative edilizie “Giuseppe Di Vittorio” e “San Pancrazio” e patrocinato dalla
Città di Torino, si propone di raccontare attraverso l’organizzazione di eventi e manifestazioni culturali il percorso di trasformazione che il quartiere di via Artom ha vissuto in questi anni, dall’abbattimento degli edifici di via Fratelli Garrone 73 e via Artom 99, fino all’attuale progetto di edificazione di un complesso a uso residenziale
e commerciale, laboratorio di bioarchitettura e mix socio-generazionale, con una galleria commerciale destinata a nuovi servizi per la zona (tutte le informazioni su www.loveartom.it).

Via Artom, luogo simbolo dell'immigrazione al Nord delb secondo dopoguerra, è un quartiere di cui tutti hannob sentito parlare ma che pochi conoscono davvero. Il Progetto “Love Artom”, con l’organizzazione di concerti, performance artistiche e sportive, nella scenografia unica
di un palco posto a ridosso del cantiere per la costruzione del nuovo edificio, cerca di accompagnare la rinascita urbanistica del quartiere con quella culturale, per mostrare come via Artom sia anche un luogo di arte, letteratura, spettacolo, buona architettura, un luogo da amare.

Vi inviamo in allegato il regolamento del concorso, con preghiera di voler aderire all’iniziativa e volerne dare diffusione.
Per maggiori informazioni consultare:
www.loveartom.it/shotartom.html
Immagini ad alta risoluzione sono scaricabili al link:
ww.loveartom.it/img_lavorate/immagini_stampa2.html

lunedì 5 maggio 2008

Da Giovedì 8 a Domenica 11 Maggio la Fiera internazionale del libro di Torino approda in via Artom

Per la prima volta la Fiera internazionale del libro di Torino approda in via Artom con un cartellone di eventi da non perdere. La manifestazione è organizzata da Fiera del libro; Circoscrizione 10 – Mirafiori Sud; Progetto “Love Artom – di un quartiere ci si innamora”, piano di rilancio culturale dell’area di via Artom promosso dalle Cooperative edilizie “Giuseppe Di Vittorio” e “San Pancrazio”; Biblioteca Civica “Cesare Pavese”; con la collaborazione di Cicap, Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale, Inrim, Istituto nazionale di ricerca metrologica, e con il sostegno di Icos Spa e delle Cooperative edilizie “Giuseppe Di Vittorio” e “San Pancrazio”.
L’area di via Artom ospiterà l’VIII padiglione della Fiera dall’8 all’11 maggio.


Per il programma completo degli eventi che si terranno in Via Artom e nella Circoscrizione Mirafiori Sud clicca sull'immagine oppure scarica il PDF qui

Oltre a incontri per i ragazzi delle scuole con i ricercatori dell’Inrim e con autori del calibro di Nava Semel, scrittrice israeliana, uno dei fiori all’occhiello della Fiera di quest’anno, Pino Pace e l’illustratore Giorgio Sommacal, giovedì 8 avrà luogo la presentazione del numero della rivista Scienza&Paranormale “Torino: città magica?”, del libro del partigiano ebreo Emanuele Artom, a cui è intitolata la via simbolo della riqualificazione dell’area, e inaugurazione della mostra a lui dedicata.
Sabato 10 due appuntamenti da non perdere. Nella scenografia unica del cantiere delle Cooperative edilizie “Di Vittorio” e “San Pancrazio” di via Artom angolo via Garrone, alle ore 17 incontro con il pluripremiato giornalista e scrittore triestino Mauro Covacich, alle ore 18 incontro con Cristiano Godano, voce dei Marlene Kuntz, al suo esordio letterario, e con lo scrittore e traduttore Marco Bosonetto, che ha anche collaborato alla realizzazione dell’ultimo album della band.
Domenica 11, per finire, presentazione de “L’estranea” della scrittrice e giornalista Elisabetta Rasy e “Dieci” di Andrej Longo, pizzaiolo ischitano approdato alla letteratura considerato uno dei maggiori talenti della scena letteraria degli ultimi anni. Saranno presenti gli autori.

Il Progetto “Love Artom – di un quartiere ci si innamora” al workshop "Immaginazione, identità, arte, territorio".

Il Progetto “Love Artom – di un quartiere ci si innamora”, piano di rilancio culturale dell'area di via Artom promosso dalle cooperative edilizie “Giuseppe Di Vittorio” e “San Pancrazio” e patrocinato dalla Città di Torino, partecipa come case study al workshop organizzato dal Dipartimento di Psicologia dell'Università di Torino dal titolo "Immaginazione, identità, arte, territorio".
Il seminario si terrà martedì 6 maggio dalle ore 9 alle ore 18 presso la Sala Seminari del Dipartimento di Psicologia in via Verdi 10. L'ingresso è libero.
Il Progetto “Love Artom" interverrà dalle ore 14.30 alle ore 16 nelle persone di Massimo Rizzo, vicepresidente della Cooperativa edilizia “Giuseppe Di Vittorio”, promotrice del progetto, e dei responsabili dei progetti con un contributo dal titolo "Love Artom, metamorfosi urbane.
Storie di luoghi, volti, architetture che si trasformano".
Il Progetto “Love Artom – di un quartiere ci si innamora” si propone di raccontare attraverso
l’organizzazione di eventi e manifestazioni culturali il percorso di trasformazione che il quartiere di via Artom ha vissuto in questi anni, dall’abbattimento degli edifici di via Fratelli Garrone 73
e via Artom 99, fino all’attuale progetto di edificazione di un complesso a uso residenziale e commerciale, laboratorio di bioarchitettura e mix socio-generazionale, con una galleria commerciale destinata a nuovi servizi per la zona (tutte le informazioni su www.loveartom.it).
Via Artom, luogo simbolo dell'immigrazione al Nord del secondo dopoguerra, è un quartiere di cui tutti hanno sentito parlare ma che pochi conoscono davvero.
Il Progetto “Love Artom”, con l’organizzazione di concerti, performance artistiche e sportive, nella scenografia unica di un palco posto a ridosso del cantiere per la costruzione del nuovo edificio, cerca di accompagnare la rinascita urbanistica del quartiere con quella culturale, per mostrare come via Artom sia anche un luogo di musica, letteratura,b spettacolo, buona architettura, un luogo da amare.

Gran Tour - Un viaggio nella storia, nella cultura e nell'arte a Torino e in Piemonte

Il Progetto LOVE ARTOM entra a far parte di “Gran Tour 2008 – Torino… e oltre”, circuito di itinerari culturali presentato lunedì 17 marzo alle ore 11.30 al Circolo dei Lettori. Tema guida di quest'anno: nel 2008 Torino è la capitale mondiale del design, e in un'accezione più ampia di disegno come progetto, rapporto tra forma e funzione, il Progetto LOVE ARTOM propone un percorso per raccontare come si sono ridisegnati gli spazi e le architetture dell'area di via Artom.


L’itinerario “Via Artom, un quartiere da amare”accompagnerà il visitatore tra i luoghi della riqualificazione, passando per Parco Colonnetti, le sponde del fiume Sangone e il Mausoleo della Bela Rosin, per un viaggio nella storia del quartiere e del Progetto “Love Artom”.

Sono in programma due appuntamenti, mercoledì 11 e mercoledì 25 giugno, con ritrovo in via Artom angolo via Fratelli Garrone alle ore 15.

La prenotazione è obbligatoria. Per informazioni telefonare al numero verde 800329329.

venerdì 28 marzo 2008

Il concetto di SVILUPPO SOSTENIBILE

Il primo rapporto della Commissione Mondiale sull'Ambiente e lo Sviluppo (WCED) del 1987, Our Common Future (Il nostro futuro comune), il così detto Rapporto Brundtland (dal nome dell'allora primo ministro norvegese Gro Harlem Brundtland, presidente della Commissione) e la Conferenza mondiale sull'ambiente, l'Earth Summit di Rio de Janeiro nel 1992, hanno ufficializzato in tutto il pianeta il termine SVILUPPO SOSTENIBILE.
La parola "sviluppo" non indica una crescita lineare, che sappiamo non può portare da nessuna parte, ma è parte del concetto più ampio che lega indissolubilmente la crescita quantitativa a quella qualitativa, ed attualmente la strada che l'umanità deve percorrere affinchè lo sviluppo della società consenta di pari passo un rapporto più sano con i sistemi naturali da cui dipendiamo è proprio quella della promozione di un modello di sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale.
L'Agenda 21 (Agenda per il ventunesimo secolo) rappresenta il documento ufficiale approvato a Rio de Janeiro dai paesi di tutto il mondo e, da allora, una apposita "Commissione per lo sviluppo sostenibile" presso l'ONU, effettua il monitoraggio annuale di attuazione di Agenda 21 in tutti i paesi sottoscrittori. Questa è una importante tappa di indirizzo delle politiche mondiali verso l'attuazione di un modello di sviluppo sostenibile.
Nel 1991 Herman E. Daly, economista presso la Banca mondiale, ricondusse lo sviluppo sostenibile a tre condizioni generali concernenti l'uso delle risorse naturali da parte dell'uomo:
Il tasso di utilizzazione delle risorse non rinnovabili non deve essere superiore al loro tasso di rigenerazione
L'immissione di sostanze inquinanti e di scorie nell'ambiente non deve superare la capacità di carico dell'ambiente stesso
Lo stock di risorse non rinnovabili deve restare costante nel tempo.
Nel 1988, nel rapporto "State of the World", Lester Brown, il fondatore del Worldwatch Institute1, sosteneva: "Avviare il mondo su un percorso di sviluppo sostenibile non sarà cosa facile, dati il degrado ambientale e la confusione economica che oggi prevalgono. Non sarà certo sufficiente qualche piccolo aumento degli investimenti destinati a un impiego razionale dell'energia o dei bilanci per la pianificazione familiare. La possibilità di imboccare un simile cammino dipende infatti da un riordinamento complessivo delle priorità e da una fondamentale ristrutturazione dell'economia globale, nonché da un rilancio della cooperazione internazionale pari soltanto a quello che si ebbe dopo il conflitto mondiale. Solo a patto che la volontà di assicurare un futuro sostenibile divenga una delle principali preoccupazioni dei governi nazionali, sarà possibile evitare che il continuo deterioramento dei sistemi naturali che presiedono alla vita economica vanifichi ogni sforzo teso a migliorare la condizione umana."